Si attendeva da ieri, dopo la revisione di alcune misure imposte il 17 luglio per l’inchiesta “Aegades”, da parte del Gip del Tribunale di Trapani, Emanuele Cersosimo, quella relativa a Stefano Donati, ex direttore dell’Area Marina Protetta Isole Egadi, e anche lui indagato nell’ambito della stessa inchiesta.
Per Donati, Direttore dell’Area marina protetta “Isole Egadi” dal novembre 2010 al giugno 2018, è stata stabilita la revoca della misura cautelare, dell’interdizione dai pubblici uffici e della misura dell’obbligo di dimora a Roma. Donati, ha quindi assunto nuovamente le funzioni di direttore dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, che ricopre dal luglio 2018.
Tale decisione è scaturita dall’esito delle dichiarazioni rese dallo stesso ex direttore dell’AMP e dalla corposa documentazione prodotta da Donati nel corso dell’interrogatorio di garanzia tenutosi a Trapani il 24 luglio scorso.
Nel provvedimento il GIP, scrive che «l’istanza avanzata dal Difensore merita accoglimento in virtù dell’attenuazione dei gravi indizi di reità e delle esigenze cautelari nei confronti del Donati-, dato che -l’autorizzazione all’utilizzo dell’autovettura elettrica in dotazione all’AMP rilasciata dal Sindaco Antinoro in data 14.07.2011 dimostra l’insussistenza del reato di peculato di cui alla lettera R) del capo di incolpazione- inoltre –la documentazione prodotta dalla Difesa in ordine alle modalità di svolgimento dei bandi per l’affidamento dei servizi dell’AMP, induce a ritenere che gli indizi raccolti dagli inquirenti non siano dotati di quella gravità necessaria al mantenimento delle misure cautelari applicate al Donati (con particolare riferimento alla mancanza delle necessarie forme di pubblicità dei bandi per l’affidamento dei servizi sostenuta dalla Guardia di Finanza)»