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    Ridusse in fin di vita una donna a Valderice nel 2016, tornato libero stupra una 18enne a Roma

    Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Si potrebbe riassumere così, con un luogo comune, la storia che vede coinvolto (ancora una volta) Valentine Omwanta.

    A molti questo nome non dirà nulla, ma a qualcuno, purtroppo, evocherà non pochi brutti ricordi. 

    Facciamo un passo indietro. È la notte tra il 30 e il 31 maggio 2016, siamo a Valderice, precisamente in via Enrico Toti. Intorno alla mezzanotte una donna esce da un noto circolo privato culturale dove si stava svolgendo una festa, per dirigersi verso la sua automobile.

    Omwanta ospite del Centro di accoglienza straordinaria “Hotel Villa S. Andrea”, fugge e, durante la sua fuga, intercetta la donna. Nel tentativo di derubarla, la massacra di botte provocandole diverse fratture mascellari e alle arcate orbitali, ecchimosi al volto e una leggera emorragia cerebrale. 

    Cinquantadue giorni dopo, viene rintracciato grazie alla collaborazione determinante di alcuni migranti ospiti del centro di accoglienza e al cellulare che aveva rubato alla vittima, viene quindi arrestato con l’accusa di tentata violenza sessuale, rapina aggravata e lesioni gravi.

    Sette anni dopo, come riporta un articolo del Messaggero, il nigeriano, oggi 32enne, viene nuovamente arrestato con l’accusa di avere violentato e rapinato una 18enne ad Anzio (Roma) il 12 maggio scorso, aggredendola alle spalle e violentandola in mezzo ad un campo incolto. 

    «Ero ubriaco, avevo bevuto tanto: birra, vino, whisky e non ricordo nulla di quella sera, ma sono dispiaciuto» avrebbe detto al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario che lo ha ascoltato nell’interrogatorio di convalida.

    Era da poco tornato in libertà dopo aver scontato la pena per la violenza commessa nel 2016 a Valderice. Omwanta, che era senza fissa dimora e viveva di elemosina, era anche un irregolare: a seguito di un controllo casuale, lo scorso anno era stato raggiunto da una notifica di espulsione. Il decreto di espulsione emesso a suo carico è però sospeso in attesa che venga discusso il ricorso al giudice di Pace presentato dal cittadino nigeriano tramite il suo avvocato.

    Giovanni Mercadante
    Giovanni Mercadantehttp://giovannimercadante.it
    Social media manager, digital PR, blogger. Ha scritto, tra gli altri, per Blogo, Excite Italia, Leonardo.it. Pizza e Nutella lover.

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