«Io ero lì, tranquilla ad ascoltare la musica dei Cantunera con tutti i miei amici, ad un certo punto si è scatenato l’inferno, mai viste cose simili, ho chiamato subito il 112 e mi hanno risposto che stavano già intervenendo, sono scappata via terrorizzata. Adesso ho saputo che ci sono feriti»
E’ la sintesi di quanto successo ieri sera, venerdì 13 agosto, a Piazza Cristo Re a Valderice, che si legge tra i vari commenti che, su Facebook, si moltiplicano dalla notte appena trascorsa. Una serata movimentata che s’è trasformata «Da una serata d’estate tranquilla» si legge in un altro commento «ad una serata da incubo e paura…».
Cos’è successo esattamente? Stando ai racconti pare che in piena esibizione del trio musicale dei Cantunera, l’attenzione del pubblico è stata catturata da un altro meno piacevole spettacolo. Violento e crudo, infatti, è quello a cui hanno assistito mamme, bambini, giovani, anziani e persone di ogni età, quando al centro della piazza tre giovani di nazionalità tunisina se le sono letteralmente suonate con due giovani valdericini. «Una lite, nata per futili motivi e poi degenerata fino al lancio di bottiglie di vetro al centro della piazza tanto da suscitare panico tra la popolazione che è scappata via» ci dice il sindaco Francesco Stabile che ieri sera ha raggiunto il posto: «i tre ragazzi tunisini avrebbero rotto il vetro della macchina dei due ragazzi di Valderice. Una scintilla che ha acceso dapprima un infuocato battibecco, poi una rissa senza controllo tanto che, alcuni dei protagonisti, sarebbero rimasti feriti». Sul posto, sono immediatamente arrivati i medici del 118 e le forze dell’ordine.
Questa mattina Valderice è ancora sconvolta.
Il Sindaco, Francesco Stabile ha chiamato il Prefetto, Tommaso Ricciardi, ma: « i tre non sono nostri ospiti». Non sarebbero, infatti registrati al centro di accoglienza di Sant’Andrea, né sulla nave-quarantena in rada al porto di Trapani. «Di concerto con la Prefettura, verranno comunque incrementati i presidi al centro di Sant’Andrea e ho chiesto se fosse possibile evitare di fare arrivare ulteriori migranti all’interno della struttura valdericina, ubicata in una piccola comunità. Purtroppo, però, è convenzionata con la Prefettura che deve sottostare alle regole governative e noi non possiamo farci nulla. Ma questo problema non deve passare inosservato: non possiamo continuare a far entrare chiunque in Italia».
Le mani restano quindi legate dal Governo nazionale che impone accoglienza in mare e a terra nonostante le dichiarazioni di emergenza sul capitolo sbarchi fatte negli ultimi giorni. Politiche che acuiscono l’esistente incertezza attorno alla parola “sicurezza” decantata dagli ultimi “DL sicurezza” che prevedono “che anche i richiedenti asilo entrino in un circuito di accoglienza identico a chi è sottoposto a protezione internazionale”.
Il ministro Lamorghese, nei giorni scorsi, è intervenuta spesso sull’argomento ma, una cosa sono gli annunci, un’altra restano i fatti.