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    Santa Rosalia nel giorno del suo Festino, resta in chiesa e salva i palermitani

    Li ha salvati, anche questa volta, i palermitani. Rispettando le regole, probabilmente, ma Lei sappiamo che risponde solo a certe leggi. E’ rimasta “a casa” Santa Rosalia rispettosa del momento. Se fosse uscita a far festa, oggi, probabilmente di morti se ne sarebbero contati molti di più.

    In migliaia, avrebbero invaso le strade di una Palermo per “u Fistinu“, riconosciuto dalla IDEA -l’Istituto centrale per la demoetnoantropologia- come patrimonio immateriale d’Italia, in un pomeriggio in cui più che una festa è arrivata una bomba che ha riportato la memoria al febbraio del 1931, quando un’alluvione fece dieci morti.

    Oggi le vittime, sarebbero due, secondo quanto riferito i vigili dei fuoco, ma i sommozzatori non hanno ancora trovato i corpi e il Comune in serata dirama una nota: «Nessuna vittima confermata. Siamo ancora cercando, affermano i sub»

    Il Presidente della regione Nello Musumeci, nonostante quanto succede in città, deve presiedere alla messa officiata dal Vescovo e saluta Santa Rosalia rivolgendole una preghiera.

    Per il momento vi sono dei “dispersi”. Due bimbi sono in ipotermia: erano rimasti intrappolati in auto con i genitori in viale della Regione Siciliana, la circonvallazione. La tragedia e’ rimbalzata dagli smartphone dei cittadini ai social, che hanno rilanciato le immagini di fiumi d’acqua, auto ribaltate, persone che attraversano a nuoto le strade. Viene fuori, a un certo punto, che possa essere esondato il Canale di Passo di Rigano, un canale torrentizio, ma questa non trova conferme.

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