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    Sette italiani su 10 non rinunciano alle vacanze e restano in l’Italia – la Sicilia, meta preferita dell'”estate 2020″

    La pandemia riporta le vacanze degli italiani indietro di 50 anni. Si va in vacanza con l’auto privata (il 55% del 2019 diviene il 71% del 2020) e ci si reca presso un appartamento qualsiasi (in crescita del 2%), che sia in affitto, di un amico o di proprietà. Un italiano su due pensa positivamente alla seconda casa per le vacanze, mentre il 3% in questo 2020 non andrà in alberghi o agriturismi, per i quali invece aveva optato nel 2019. E’ questa la foto scattata da Italiani.coop il portale di indagine e approfondimento sulla vita quotidiana degli italiani) per Robintur Travel Group.

    Gli italiani che hanno deciso di partire (7 su 10) hanno ridisegnato le proprie vacanze a seguito della pandemia, con il 77% che dichiara che il Covid ha spinto a modificare la propria destinazione. Solo il 24%, poi, già pensa di ricorrere al tax credit, il contributo previsto dal Governo per incentivare gli italiani a tornare a viaggiare.

    In questa estate 2020, è il 47% la percentuale dei vacanzieri che sarebbe andata all’estero ma a fronte delle restrizioni, il 91% pensa che rimarrà in Italia. Nel Paese sì, ma comunque spostandosi, già che il 71% afferma di volersi recare in un’altra regione. E se nel 2019 non cambiava meta quasi un italiano su 4, nel post-Covid il numero sale a 1 su 3.

    Certo in valigia non mancheranno le mascherine e i disinfettanti, il must have di questa Estate 2020. Secondo l’indagine, Il 93% è convinto che userà disinfettanti, igienizzanti e protezioni per il viso in vacanza (l’84% pensa addirittura ai disinfettanti per superfici). Sei su dieci si dicono disposti ad installare e usare app di tracciamento dei contagi, l’88% si dice d’accordo con l’obbligo di mascherine al chiuso,  oltre l’80% con gli ingressi scaglionati e l’obbligo di prenotazioni mentre i dispositivi per il viso obbligatori all’aperto mette d’accordo solo il 50%.

    L’occasione di una estate tutta italiana fa riscoprire la montagna, soprattutto ai giovani: la scelgono il 25% dei 23-35enni in previsione nell’estate 2020, contro l’11% nel 2019. Il mare rimane la meta più gettonata (scelto dal 60% del totale dei vacanzieri del campione). Tra le regioni più scelte il mare della Sicilia in cima alla classifica, il mare della Puglia e le montagne del Trentino Alto Adige.

    Insomma vacanze si purchè i soldi restino a “casa nostra”. Ci si impegna a far girare l’economia del Bel Paese che è rimasto davvero segnato da un grandissimo segno meno dopo la stretta del coronavirus.Si chiede relax e buon cibo cose che in terra sicula non mancano sicuramente. Ingredienti, quelli della buona tavola, che si mescolano alla tradizione e alla cultura: musei, anche a cielo aperto, si mescolano alle spiagge bianche, ormai pronte per gestire le tintarelle in sicurezza.

    Nel post covid a crescere più di tutti sono le vacanze “smart” (+4% rispetto a una estate senza Covid) con parenti e amici e quelle “a risparmio” (+3%). Il relax è da sempre uno dei motori principali degli spostamenti (nel 2019 lo sceglievano il 49% dei vacanzieri e nel 2020 lo fanno il 56%), ma ciò che cresce di più è la voglia di stare in compagnia che passa dal 20% dello scorso anno al 44% del post-Covid.

    «Se un italiano su sei dichiara che ha rinunciato alle vacanze per la pandemia, anche nel mezzo della peggiore crisi (sanitaria ed economica) dal dopoguerra ad oggi, le vacanze si confermano per la grande maggioranza degli italiani un bene insostituibile e di prima necessità. Indispensabile per il proprio benessere psico-fisico, le relazioni affettive e quelle sociali», sottolinea Albino Russo, direttore generale di Ancc Coop, che aggiunge: «Gli italiani vogliono regalarsi un momento di relax dopo i mesi grigi di lockdown e quelli caldi di un autunno che si attendono difficile. Faranno vacanze più brevi, più sobrie, ma 100% italiane, all’insegna della sicurezza e (quando possibile) della sostenibilità. Dopo anni di faidate e acquisti on line, torna il bisogno di professionalità e affidabilità delle agenzie viaggio».

    mare di Trapani

    «Siamo ancora su volumi molto bassi, ma l’andamento delle prenotazioni di queste prime settimane di riapertura è un primo segnale incoraggiantesottolinea Claudio Passuti, direttore generale di Robintur Travel Group – Una tendenza che fra l’altro conferma la validità della scelta del Gruppo di proporre soluzioni particolarmente sicure, facilmente raggiungibili e senza gli ulteriori aumenti dei prezzi temuti dai consumatori».

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