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    Sicilia, autonoma da 74 anni

    Era il 15 maggio 1946, quando Re Umberto II emanava, con regio decreto, lo Statuto della Regione Siciliana. Si trattava di un accordo (pubblicato nella G.U. del Regno d’Italia n. 133-3 del 10 giugno 1946 e convertito in legge costituzionale il 26 febbraio 1948) in cui venivano riconosciuti alla Sicilia i principi di autonomia che erano stati richiesti dalla Consulta regionale, organo in cui erano rappresentate le categorie, i partiti e i ceti produttivi dell´Isola.

    Lo statuto speciale della Regione Siciliana, antecedente alla Costituzione della Repubblica italiana che lo ha recepito con la legge costituzionale n. 2 del 1948, riconosceva il diritto all’Autonomia della Regione Siciliana – prima fra le 5 regioni a statuto speciale – ancor prima della nascita della Repubblica Italiana. Lo Statuto è la Carta fondamentale della Regione e, quale fonte di rango costituzionale, ai sensi dell’art. 116 della Costituzione, disciplina l’organizzazione e le funzioni regionali.

    La Regione Siciliana ha ricordato il 74° anniversario con questo video

    Quest’anno, per effetto del COVID, è stato programmato un evento on-line sul tema “Sicilia ed Europa: due prospettive convergenti – Una riflessione nel giorno della Festa dell’Autonomia siciliana”.

    L’incontro, partendo dalla considerazione che la storia della Sicilia coincide con la storia di larga parte dell’Europa e del Mediterraneo, si soffermerà sui tratti essenziali della complessa vicenda storica della Sicilia, sul carattere universale della letteratura siciliana e sulla Sicilia come mirabile sintesi di diverse correnti culturali e linguistiche.
    L’appuntamento, si svolgerà alle ore 10 ed avrà la durata di un’ora e mezza, fa parte del ciclo “Lezioni d´Europa“, ideato dall´Università di Siena in collaborazione con il Formez PA e l’Assessorato dell’istruzione e della formazione professionale della Regione Siciliana. http://eventipa.formez.it/node/221117

    Questa mattina, Roberto Lagalla, assessore regionale all’istruzione e alla formazione professionale, ha rivolto agli studenti siciliani una riflessione sul significato di questa giornata in questo momento storico. «Oggi si celebra la nostra storia, il nostro patrimonio artistico e culturale, le nostre tradizioni e la nostra capacità di custodirle e alimentarle nel tempo. Una responsabilità affidata ad ognuno di noi, alle istituzioni in particolare, ma soprattutto alle giovani generazioni. È, infatti, all’interno di ogni comunità scolastica che si alimenta la conoscenza della nostra storia e nasce la consapevolezza dei valori di cui ogni cittadino è portatore. È così che si formano, nel tempo, identità solide e sensibili ai tumultuosi mutamenti del contesto sociale e culturale con cui ogni giorno dobbiamo confrontarci – ha detto Lagalla agli studenti – Mi piace immaginare, per il nostro futuro, una scuola sempre più partecipata, digitale e solidale, grazie alla quale formare giovani siciliani capaci di esprimere la nostra identità nel mondo».

    «A loro dedico la mia riflessione di oggi: a tutti gli studenti che hanno dovuto affrontare una sfida pandemica, imprevista e difficile, dove la didattica è diventata ’distanza’, spesso disagio, talvolta disuguaglianza. Ma, grazie al prezioso lavoro dei docenti ed al supporto delle famiglie, confido che ogni studente, con volontà ed impegno, sia pure in uno scenario inaspettato, sia comunque riuscito ad alimentare il proprio percorso di conoscenza e di crescita personale – ha aggiunto –L’identità siciliana vive anche nelle tante eccellenze presenti nella nostra regione e sparse per il mondo: medici, ingegneri, scienziati, imprenditori, artisti. Uomini e donne che, con il loro sapere, il loro lavoro, la loro dedizione, rendono quotidianamente onore alla Sicilia. Oggi in particolare, il nostro grato pensiero è indirizzato ai medici, agli infermieri, ai ricercatori, ai volontari che lottano contro la pandemia da Covid-19, mettendo a servizio della comunità il loro servizio e la loro dedizione. Di questa Sicilia siamo fieri e da questa Sicilia, solidale e forte, ripartiamo con rinnovata speranza e motivata fiducia verso i giovani che la Scuola prepara a divenire protagonisti di domani».

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