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    Sicilia: Musumeci firma la nuova ordinanza che entrerà in vigore mercoledì 30 settembre

    Detto fatto. La stretta annunciata dal governatore siciliano Musumeci per cercare di limitare i contagi da covid 19 che, in questi giorni, stanno letteralmente lievitando all’interno dell’isola, la stessa che, durante il lockdown, era riuscita, invece, a mantenerli sotto controllo, è arrivata.

    Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha infatti firmato, questa mattina, la nuova ordinanza, numero 36, che prevede ulteriori misure di prevenzione come l’uso obbligatorio delle mascherine quando si è tra estranei, la registrazione ed i tamponi rapidi per chi proviene dall’estero, controlli periodici sul personale sanitario e sui soggetti cosiddetti fragili, e divieti di assembramento, per limitare il contagio del Coronavirus nell’Isola. Il provvedimento, entrerà in vigore mercoledì 30 settembre e avrà efficacia fino al 30 ottobre.

    Complice l’estate, il turismo, gli sbarchi dei migranti ma, soprattutto, i comportamenti scorretti dei siciliani che, in vacanza, hanno presto dimenticato il numero dei morti registrati al nord Italia, da febbraio in poi, la curva dei contagi in Sicilia è aumentata giornalmente tanto da far preoccupare il presidente Musumeci che, inizialmente con degli ammonimenti e poi con degli avvertimenti, ha provveduto ad un’ordinanza per cercare di ridurre o quantomeno far rimanere stabili i numeri. «Le misure che adottiamo con questa ordinanza – evidenzia Musumeci – mettono al centro i controlli e la prevenzione nei confronti delle persone fragili o più esposte al contagio. I nostri costanti e ripetuti inviti alla prudenza purtroppo non sono stati da tutti adeguatamente raccolti ed entriamo in una fase difficile dell’epidemia, con l’arrivo della stagione influenzale. Il testo (QUI) è ancora una volta improntato al principio della leale collaborazione tra tutte le istituzioni e del confronto con i professionisti, che presto l’assessore Razza tornerà ad incontrare con il Comitato tecnico scientifico. Abbiamo appreso che la chiave più importante per affrontare questa emergenza è rappresentata dalla tempestività delle decisioni e della previsione degli eventi futuri. La Sicilia non vuole un nuovo lockdown, ma per impedirlo dobbiamo impegnarci tutti, soprattutto i più giovani».

    In gioco c’è la salute dei siciliani. Soprattutto adesso che la Sicilia è ripartita insieme al resto d’Italia, con le scuole (in affanno) e con molte iniziative in canna (il giro d’Italia in primis). Ma a storcere il naso, nonostante sia coperto dalle mascherine, sono in tanti, tra tutti i ristoratori.

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