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    Tragedia a Trapani: partorisce nel bagno di casa e lancia il bambino dalla finestra, la madre 17enne «Avevo paura di essere punita»

    Lo ha portato in grembo forse per nove mesi per darlo alla luce oggi, venerdì 6 novembre, in via Francesco di Stefano, agli ingressi di Trapani, ma poi, è stata sopraffatta dalla vergogna e dalla paura. Per questo la ragazza, minorenne, ha preso il bambino, con il cordone ombelicale ancora attaccato, e l’ha lanciato dalla finestra della casa nella quale abita con i genitori, facendolo volare per cinque piani. «Avevo paura di dire ai miei genitori che ero incinta. Temevo la loro reazione. Sono disperata» dirà più tardi, in lacrime, agli inquirenti.

    A trovare il corpicino esanime e con importanti ferite sul piccolo cranio, è stato una coppia di condomini del residence, allertando immediatamente le forze dell’ordine che hanno assediato la zona per quasi tutto il giorno. A quel punto la ragazza è crollata dichiarando che quello, era il figlio che portava in grembo.

    «Avevo paura di essere punita» dirà ancora durante l’interrogatorio, più volte interrotto da crisi di pianto, la diciassettenne, soprattutto della reazione del padre che, da quanto si apprende, appartiene alle forze dell’ordine. Eppure i genitori della minorenne avrebbero dichiarato di non sapere nulla di quella gravidanza e di non aver notato nulla di strano nella figlia da sempre una ragazza dalle forme morbide.

    Una gravidanza portata a termine senza che nessuno si accorgesse di nulla. Eppure, nonostante la sua abbondanza, la ragazza è passata inosservata anche tra i banchi di scuola. Lei ed il suo bambino sono stati invisibili agli occhi di tutti, per mesi anche durante il parto avvenuto in una casa dove proprio in quel momento, nemmeno un presente è riuscito a sentire o vedere nulla. Questi ed altri i dubbi che pesano all’interno del fascicolo aperto dalla procura per questa tragedia che ha sconvolto la città.

    E la stessa procura, intanto, insieme alla scientifica, cercherà di stabilire se il bambino fosse vivo al momento del parto e quali fossero le esatte settimane di gestazione.

    Per la madre, intanto, è scattato l’arresto con l’accusa di omicidio volontario mentre resta piantonata al reparto di ginecologia del Sant’Antonio Abate di Trapani dove è stata ricoverata per subire un delicato intervento chirurgico. (QUI ULTERIORI AGGIORNAMENTI)

     

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