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    Trapani – assembramenti in città, il sindaco : «serve più sale in zucca»

    Non solo milanesi irresponsabili sui Navigli e nemmeno i romani a Villa Pamphili e Villa Ada, al parco Talenti e al Pincio. A mettere a rischio la salute ed un eventuale nuovo lockdown sono anche i trapanesi e gli ericini che, nel week end appena trascorso, hanno popolato, senza rispettare le regole imposte dalla fase due, il centro e il litorale cittadino, per una corsa o per farsi baciare dal sole che ha colorato la città riflettendo su di essa le prime note estive.

    Soste lungo la spiaggia si sono alternate ad assembramenti da Torre di Ligny a Viale delle Sirene passando per le mura di Tramontana fino al porto. Tutto rigorosamente senza mascherine e senza tenere conto di quella distanza di sicurezza che rispetta il protocollo di contenimento e contrasto alla diffusione del Coronavirus. Una vera e propria festa insomma. Tanto da rimbalzare sui social e rendere necessario l’intervento delle forze dell’ordine supportate dall’esercito.

    «Sono intervenute immediatamente le forze dell’ordine per far allontanare la gente» ha dichiarato il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, a TPostit.it

    «Da un lato – ha continuato il primo cittadino- capisco la voglia di libertà delle persone, ma ricordiamoci che la libertà finisce dove inizia quella dell’altro. Le disposizioni per questa fase 2 sono state chiare. Quello che serve in questo momento è più sale in zucca»

     

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