Il Ministero dei Beni e delle attività Culturali ha conferito a Trapani l’ambito riconoscimento di “Città che legge” per il biennio 2020/2021.
Un risultato che arriva dopo l’impegno di Amministrazione Comunale e Biblioteca Fardelliana nel promuovere la lettura e la cultura anche attraverso il programma nazionale “Nati per Leggere”, gli incontri organizzati per i più piccoli alla Fardelliana ma anche la rassegna letteraria “Trapanincontra, Itinerari e libri”.
«Siamo consapevoli – dichiarano il Sindaco Giacomo Tranchida e l’Assessore alla Cultura Rosalia d’Alì – che questo riconoscimento a livello nazionale non è un punto di arrivo ma un punto di partenza.
Altre iniziative e altre sfide ci aspettano: la Città di Trapani merita molto di più sul piano culturale, perché l’evidenza dei fatti e l’esperienza dimostrano che lo sviluppo intellettuale ma anche sociale ed economico di una comunità passa attraverso la lettura e la valorizzazione dei luoghi ad essa dedicati: biblioteche e librerie.
L’intento è sostenere la crescita socio-culturale del nostro territorio attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, -continuano- in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva e per questo fine si lavorerà da subito al Patto locale per la lettura incentrato su una più fattiva collaborazione tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per la realizzazione di ulteriori iniziative volte a consolidare il percorso già intrapreso».
Con il riconoscimento della qualifica “Città che legge”, il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI, intende promuovere e valorizzare quell’Amministrazione comunale che ha dimostrato di impegnarsi a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio, favorendo lo sviluppo di una crescente attenzione e valorizzazione dei luoghi ad essa dedicati.