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    Trapani: continuano i controlli sul territorio, due arresti e due denunce

    Vincenzo Via, pregiudicato trapanese, dovrà rispondere alle accuse di minaccia e resistenza ad un Pubblico Ufficiale. Il trentanovenne, infatti, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Trapani Borgo Annunziata chiamati ad intervenire all’interno di una pizzeria trapanese perchè il Via stava creando disturbo.

    L’uomo nonostante i ripetuti inviti a smettere, inveiva contro i militari intervenuti, minacciandoli di morte ed opponendo resistenza fisica. Non solo. Nel corso delle procedure di identificazione, ma anche durante il suo accompagnamento presso gli uffici della polizia giudiziaria, il pregiudicato ha continuato con la sua condotta. Espletate le formalità, Via è stato condotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. L’ Autorità Giudiziaria, ha convalidato l’arresto disponendone i domiciliari.

    I Carabinieri inoltre, in due successive diverse operazioni, hanno denunciato in stato di libertà due giovani trapanesi di 24 e 20 anni, entrambi pregiudicati: il primo con l’accusa di porto di armi od oggetti atti ad offendere poiché, a seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello di genere vietato, portato fuori dalla propria abitazione senza giustificato motivo, il secondo, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale per i reati  di resistenza a Pubblico Ufficiale e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

    Il ventenne, mentre si trovava a bordo della propria autovettura, nel tentativo di sottrarsi al controllo dei militari operanti, non si sarebbe fermato all’alt impostogli, proseguendo la marcia ad elevata velocità, diventando un pericolo per l’incolumità sia degli utenti della strada che degli stessi militari operanti i quali, tuttavia, riuscivano a bloccarlo poco dopo.

    Nel corso delle successive perquisizioni, il giovane è stato trovato in possesso di 2 coltelli di genere vietato, 3 bastoni in legno e un “piede di porco”, anche in questo caso, portati fuori dalla propria abitazione senza giustificato motivo. Quanto rinvenuto è stato debitamente sottoposto a sequestro penale.

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