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    Trapani: il Museo Pepoli invia “pillole d’arte” dai social

    La cultura non si ferma. Nemmeno a Trapani. Così, raccogliendo la proposta del MIBACT che sprona l’arte e la cultura statale ad organizzarsi in iniziative virtuali, il Museo Conte Pepoli di Trapani lancia “Appunti per un nuovo Pepoli”. Roberto Garufi, presentando il progetto, dice: « “Appunti per un nuovo Pepoli” propone nuovi strumenti, azioni, appuntamenti per indurre il pubblico a viaggiare con la mente, uscire dalle proprie case, percorrere virtualmente e conoscere, o riconoscere, spazi e collezioni del museo, scoprire nuovi contenuti e nuovi punti di vista, assumere dosi quotidiane di arte, farsi contagiare dalla Bellezza».

    Un progetto che, dicono gli organizzatori, coglie da questa emergenza l’opportunità di far crescere l’arte in rete o far rete con l’arte. Il Museo Pepoli, racconta le proprie collezioni con tour virtuali e aneddoti su opere e artisti , «con delle “pillole d’arte”, facendo giungere a casa nostra, attraverso i social, alcune opere, magistralmente illustrate»

    L’offerta proposta vuole essere duratura nella comunicazione sui canali social e competitiva con gli altri musei regionali e nazionali.

    «In questo cantiere della mente abbiamo messo in campo nuove iniziative e nuovi appuntamenti che lo staff tecnico del Museo ha realizzato per l’occasione. – informa il Museo Pepoli – Leggeremo le opere della Collezione, racconteremo i personaggi e le principali tappe di creazione del Museo, andremo alla scoperta del Convento Carmelitano che ci ospita e ne visiteremo virtualmente i suoi spazi più affascinanti, ascolteremo il dialogo tra le opere esposte e brani letterari che ne evocano la creazione artistica, continueremo il nostro rapporto con il pubblico dei più piccoli grazie all’indispensabile supporto dell’Associazione degli Amici del Museo Pepoli, condotto attraverso percorsi di gioco a distanza. Altre iniziative, già definite nelle loro ipotesi di realizzazione, – concludono gli organizzatori – saranno attivate in una fase successiva, per stimolare progressivamente il pubblico digitale a costruire insieme la narrazione del patrimonio artistico che conserviamo, testimonianza delle nostre radici culturali. I prodotti che quotidianamente proporremo al pubblico su Facebook e Instagram saranno anche caricati su un Canale Youtube dedicato e questo consentirà di arricchire permanentemente la nostra offerta della comunicazione sul web».

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