Sale l’apprensione sul numero di casi positivi nel comune di Valderice e se ieri (QUI) la preoccupazione del sindaco Francesco Stabile era alta, oggi è decisamente in crescita.
«77 i contagiati, risultati positivi al tampone molecolare», informa il primo cittadino a poche ore dopo i 75 del bollettino odierno dell’Asp (QUI) che, sebbene non ufficiale, tiene costantemente monitorato il polso di quanto succede in provincia. Una febbre che cresce e che oggi, all’indomani del periodo festivo, non ancora finito, sembra delineare un vero bollettino di guerra.
Quello registrato nelle ore che si susseguono è il risultato di comportamenti che sembrano non aver capito bene quali siano le misure e le distanze da rispettare. Distanze che si prendono dai comportamenti di un’estate sfuggita di mano un pò ai turisti, un pò ai gestori dei locali (ora massacrati dai vari decreti) ma mai, certo, da chi oggi ancora, per strada, critica con la mascherina a mezza bocca ed il naso in bellavista.
Tutti immuni. Pure quelli che si sono ritrovati a festeggiare il Natale ed il Capodanno in famiglia (allargata). In due (“alla volta”, minori esclusi dal conteggio) potevano raggiungere familiari ed amici e, “abbasso” le mascherine, soprattutto quando (per gli auguri) ci si abbracciava e ci si baciava stretti, stretti.
A nulla sono servite le sanzioni prima delle feste (QUI o QUI)perché, all’indomani qualcuno dice, tutt’oggi, che la colpa è proprio dei controlli che sono mancati, gli stessi che ieri criticavano le forze dell’ordine colpevoli di andare a rovinare, famiglie e feste, in un periodo già troppo buio.
Eppure la colpa a qualcuno, senza mai citare il buonsenso, bisogna pur darla e allora la si cerca in chiesa non certo battendosi il petto ma, additando il prete di fatto contagiatosi dopo aver confessato una fedele positiva(QUI) e messosi in autoisolamento appena saputolo.
Insomma se le bollicine del “brindisi 2021” avessero dovuto racchiudere la speranza di un anno migliore, probabilmente la colpa, a questo punto, sarebbe proprio delle bollicine vista la partenza del nuovo anno perché, di fatto, tutti, a marzo e ad aprile 2020, erano stati molto rispettosi delle regole e dei regolamenti.
Ma poi “abbrazza e vasa, e finiu a schifiu” tanto che oggi, lunedì 4 gennaio, il sindaco Francesco Stabile è stato «costantemente in contatto con il Governo Regionale, e più precisamente con l’Assessore alla sanità, Ruggero Razza, e con il commissario dell’Asp, per valutare e monitorare l’andamento della curva dei contagi nelle prossime ore.» Ha detto Stabile ed ha aggiunto « Ho già richiesto prontamente un’altra giornata di screening sul territorio».
La situazione però non può sfuggire di mano perché «È chiaro che l’eventuale dilagare di molteplici focolai potrebbe portare un aumento considerevole dei positivi, se ciò dovesse mai accadere, mi porterebbe a richiedere al Presidente della Regione, Nello Musumeci, di concerto con i vertici dell’Asp, l’istituzione della ZONA ROSSA, a garanzia della salute di tutti noi».
In queste ore, inoltre, «una delle preoccupazioni maggiori è legata alla riapertura delle scuole, tanto che l’Assessore regionale Razza, nella conferenza Stato Regioni di ieri, ha chiesto di posticiparne la riapertura». Ha chiosato Stabile che ha continuato «a sottolineare che è necessario da parte di tutti, adottare ed osservare rigidamente tutte le misure restrittive impartite dai dpcm. Siamo in una fase molto delicata, il proseguo degli avvenimenti dipende dai nostri comportamenti!»
Mà